Tour de France 2021, Mark Cavendish: “Sono rimasto scioccato. So quanto è difficile vincere una tappa, al record non ci penso”

Mark Cavendish resta comprensibilmente prudente sulle sue possibilità al Tour de France 2021. Dopo essere tornato quest’anno alla Deceuninck – QuickStep, il britannico ha riassaporato il gusto della vittoria a più riprese, ma sa di essere ancora ben lontano dal suo livello migliore e da quello di alcuni dei grandi rivali che troverà sulle strade di Francia. Classe 1985, il britannico arriva tuttavia alla Grande Boucle con la consapevolezza di avere al suo fianco un treno di altissimo livello, con Michael Morkov che potrebbe nuovamente lanciarlo verso un successo che gli manca ormai da cinque anni. Per lui significherebbe il numero 31 alla Grande Boucle, avvicinandosi a sua maestà Eddy Merckx.

Quel record che un tempo rappresentava un obiettivo di carriera, ora tuttavia non sembra più essere nei suoi pensieri: “So quanto vincere una tappa sia difficile, quindi non penso mai al record di 34 vittorie“, ha spiegato in conferenza stampa ricordando inoltre “di non aver preparato specificatamente il Tour de France”, al quale è approdato in sostituzione di Sam Bennett.

Un cambio dell’ultima ora che non ha mancato di generare polemiche, soprattutto perché dopo essere stato ventilato inizialmente era stato scartato dalla sua stessa dirigenza, forse in seguito a rassicurazioni del corridore irlandese, che tuttavia ha successivamente fatto sapere di non essere pronto. A quel punto è stato dunque richiamato Cavendish, che nel frattempo era stato informato che non sarebbe andato e si stava preparando per la seconda parte della stagione.

“Per me è un sogno essere qui, correre il Tour e farlo con questa squadra – si smarca dal canto suo Cannonball, che si è ritrovato suo malgrado al centro della questione – Ho saputo che venivo solo pochi giorni fa e non nasconderò che sono sono stato sorpreso, anzi, la parola giusta è scioccato. Quando Wilfried Peeters mi ha chiamato sono rimasto a bocca aperta per un po’…”

Chiaramente comunque ha la massima fiducia della sua squadra, che pur non mettendogli alcuna pressione, sa che in lui avrà un corridore pronto a dare il massimo e capace di risultati di altissimo livello. Un finalizzatore esperto, che sente comunque di arrivare “in buona condizione”, tranquillo anche vista la presenza in squadra di grandi campioni che arrivano a loro volta con importanti obiettivi. Ma Patrick Lefevere sa di poter contare su di lui: “Mark è come un grande calciatore, che quando entra dalla panchina può lasciare la sua impronta sulla partita e segnare un gol“.

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